SUGLI INFORTUNATI E SULLA CONDIZIONE DI DZEKO
“C’è la disponibilità da parte di tutti. Edin ha preso alcuni colpi, ma non ci sono infortuni particolari. Non ci sono cose articolari e quando esci sconfitto dal campo certe botte vengono assorbite peggio. Ma non c’è nessuna situazione degli infortunati da approfondire”.
SULLE MOTIVAZIONI E GLI STIMOLI A DUE GIORNI DALLA SCONFITTA IN EUROPA LEAGUE
“Dobbiamo essere realisti, confrontarci e analizzare bene ciò che è successo: questoera il livello che volevo. Abbiamo fatto 25 tiri in porta, abbiamo giocato bene, meritavamo noi anche se nel finale di gara abbiamo concesso troppo. E’ stata una sconfitta che brucia. I risultati ti lasciano senza fiato, ma bisogna analizzare la gara con discorsi corretti. Ad esempio il Barcellona ha fatto meno tiri in porta della Roma. I giocatori hanno la sensazione di aver perso tutto, è logico, ma porteremo a casa molte vittorie utili per rimanere in Europa. I miei ragazzi sono di un valore professionale enorme”.
SU DI FRANCESCO
“Di Francesco è un professionista di assoluto livello: ha una squadra forte che ha un gioco di squadra di qualità. Sono forti, fraseggiano e verticalizzano ottimamente ed hanno dei giocatori come Defrel, che abbiamo seguito anche noi, che sono di livello come lo stesso Berardi. Hanno collaudato un disegno tattico di qualità. L’andamento di questa stagione è abbastanza normale, ha avuto qualche momento di difficoltà, penso sia dovuto dalla qualità che hanno espresso la scorsa stagione. L’anno scorso hanno fatto benissimo”.
SU MANOLAS E RUDIGER
“Molte squadre, quando si tratta di comandare la partita, iniziano spesso da dietro la manovra. Il barcellona ha messo dietro Mascherano, Napoli e Juventus sono bravi in questo, noi abbiamo provato, giustamente, con De Rossi ma dobbiamo migliorare molto sotto questo aspetto. Fazio, Rudiger e Jesus sono abbastanza bravi a farlo. Ho avuto poco tempo per lavorare su questi dettagli: Rudiger e Mario Rui si sono fatti male, Fazio, Peres e Jesus sono arrivati tardi e non ho avuto il tempo necessario. Ora la difesa, perl, è un’altra cosa. Non possiamo allenarci con un ritmo altissimo. L’altra sera, contro il Lione, dietro siamo stati perfetti. Il discorso di impostare l’azione da dietro richede tempo”.
SUL CALENDARIO
“La Juventus affronterà Sampdoria e Napoli, ma sono stato regolare nelle analisi: possiamo vincere tutte le prossime quattro o cinque partite, ma gli scenari possono cambiare. Conta la volata e spero di riuscire ad esserci in queste quattro o cinque gare importanti”.
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