Il rapporto tra la società di via Ronchi e i tifosi rossoblu non è mai stato così teso. Fischi, striscioni,”scioperi”, comunicati e riunioni sono il frutto di una contestazione accesa e feroce nei confronti della politica societaria e in particolare del patron Enrico Preziosi, simbolo, secondo i tifosi, della decadenza del Grifone. Non è bastata l’intensa attività di mercato invernale, accompagnata dall’approdo di Andrea Mandorlini, per risolvere la crisi di gioco che da quasi quattro mesi affligge la squadra e per placare la rabbia del tifo organizzato della squadra genovese che, pertanto, ha deciso di far sentire la propria voce. Dopo la riunione tenutasi a Casarza Ligure, ha fatto sapere qual è la sua posizione in merito alla situazione del club. Nel mirino degli ultras ci è finito ancora Enrico Preziosi, che dal 2003 ricopre la carica di presidente, e le cui dimissioni vengono invocate a gran voce.
Delle due principali critiche rivolte al patron rossoblu, la prima è quella riguardante il mercato. Troppi sono stati, secondo la piazza, i movimenti durante la sessione invernale. La girandola di mercato che ogni anno stravolge la squadra e i piani degli allenatori all’ombra del Ferraris ha incontrato quest’anno l’ira dei tifosi, i quali recriminano a Preziosi di non aver mantenuto la promessa fatta ad inizio stagione ovvero di mantenere la struttura portante della squadra inalterata.
Punto numero due: la volontà, o come presumono i gruppi genoani la non-volontà, di cedere il club. Nonostante il saldo dell’ultima sessione di mercato sia stato più che positivo, secondo i tifosi la situazione debitoria della società sarebbe un deterrente per l’acquisto del Genoa.
Rottura che era già nell’aria più di una settimana fa quando Preziosi ha preso la decisione di far partire la squadra, in preparazione alla sfida contro il Milan a San Siro, tre giorni prima rispetto alla data prestabilita, per evitare che la contestazione turbasse gi allenamenti di Pegli. Nella conferenza stampa in cui ha spiegato i perchè della scelta di mandare i giocatori in ritiro in Lombardia, Preziosi ha anche espresso la volontà di incaricare, una volta raggiunta la salvezza, una squadra di professionisti per trovare degli acquirenti per il suo club.
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