Gigi Buffon è tornato a parlare di tutto ai margini di un
evento organizzato da uno sponsor. Inevitabile partire da Gigio, che in
Olanda ha giocato titolare: “E’ un ragazzo e portiere con qualità
fisiche e mentali enormi. Potrebbe essere mio figlio, ma è già in grado
di essere portiere del Milan e della Nazionale, il tempo passa per
tutti, non è la prima volta, nessuno è eterno. E’ giusto che anche gli altri abbiano la
possibilità di giocare”.
Juve-Napoli: “Ci arriviamo bene. Il periodo che
precede questa gara è ricco di
successi e punti da parte nostra. Affronteremo una squadra molto
temibile e rispettata con il giusto entusiasmo, ma con la giusta
attenzione che merita una squadra come quella azzurra. Ne abbiamo
parlato con Insigne, e abbiamo scherzato sull’accoglienza che ci può
riservare Napoli sempre molto calorosa”.
Sul gioco di Sarri: “Il Napoli è una delle
espressioni migliori di calcio a livello internazionale. Grandi meriti
all’allenatore: c’è una filosofia di gioco ben riconducibile a lui.
Tanti meriti vanno poi ai giocatori. Credo anche che il top, la vera
consacrazione di tutto ciò sia arrivare alla vittoria. Abbinare tutto
questo bel gioco ed espressione di calcio a un risultato finale di
concretezza sarebbe il non plus ultra”.
Su Andrea Barzagli: “Su di lui non ho nulla da dire. Non ha lasciato il
ritiro per un mal di pancia o perché si è rotto tibia e perone. Se è
andato a cena, ha fatto bene…”.
Il finale di stagione: “Vogliamo vivere un aprile da
protagonisti: ci giochiamo tanto. Lavoriamo per questo da nove mesi, per arrivare in queste condizioni e in questa situazione
di classifica: è la parte bella della stagione e vogliamo viverla da
protagonisti”.
Sul Barcellona: “Contro il Barcellona proveremo a
passare il turno: con bravura e fortuna ci siamo guadagnati queste due
partite. La speranza è di poter
battagliare fino alla fine, poi vedremo come andrà e come verrà accolto
il verdetto”.
Il caso Juve-ultras: “Sul caso tifosi non ho nulla
da aggiungere: per la Juventus ha risposto in modo esauriente il
presidente Agnelli. I tifosi fanno parte della società civile. Se
possono andare allo stadio, o girare per la strada, significa che sono
cittadini come gli altri”.