JUVENTUS, Buffon in conferenza: “Affrontiamo l’avversario peggiore possibile. Domani vedremo se il gap si è ridotto”

Ecco le parole di Gianluigi Buffon nella classica conferenza stampa che precede il quarto di finale di Champions League tra Juventus e Barcellona. 

Quante volte hai rivisto la finale di Berlino? E’ una rivincita per voi?
Non ho mai rivisto la finale di Berlino, però ho ricordi abbastanza nitidi di quella serata; quei ricordi mi fanno essere moderatamente ottimista, perchè affrontammo una squadra molto più forte di noi come modo di affrontare determinati eventi. Oggi rincontriamo la stessa squadra, sulla carta ancora superiore a noi, però nel frattempo noi abbiamo due anni in più di esperienza in campo europeo che ci ha dato autostima per poter affrontare questa gara con il piglio giusto, senza essere vittime sacrificali.

Tutto il Sud America guarderà questa partita; che partita sarà domani?
Il Barcellona ha maturato una filosofia ben consolidata, che l’ha portata a vincere tantissimi trofei e ad avere consapevolezza dei propri mezzi. Noi abbiamo fatto un percorso diverso negli ultimi 10 anni, ora siamo tornati finalmente alla ribalta, perchè la nostra storia diceva che meritiamo di stare in queste posizioni. Passo dopo passo abbiamo acquisito la giusta consapevolezza, e dopo tanti anni torniamo ad affrontare determinati eventi. Probabilmente affrontiamo sulle due gare la squadra più forte che potevamo trovare, però questa è la Champions League: sarà bello misurarsi con loro per capire dove migliorare ancora.

Messi Suarez Neymar è il tridente più pericoloso che hai mai affrontato?
Poche squadre giocano con tre attaccanti del genere, chi può schierare questi tre attaccanti mette in campo una forza devastante; qualsiasi allenatore vorrebbe avere un attacco simile. In questi anni tutti e tre hanno mostrato altruismo verso l’altro, c’è molto rispetto nel vederli giocare insieme perchè si forniscono spesso degli assist; questo ti fa capire che domani sarà durissima, perchè non giochi contro tre individui ma contro tre elementi ben assortiti, che vogliono il bene della squadra.

Sei ancora emozionato per partite del genere? Tuo figlio tifa ancora Messi?
Si, sarò emozionato; sarò anche molto nervoso, è uno stato d’animo che mi accompagna sempre in partite del genere, se non l’avessi potrei smettere con le competizioni. Queste gare si vivono, è bello gustarsele con quell’approccio un pò pauroso, teso, un pò da punto interrogativo. Mi fa piacere comunque che i miei figli siano innamorati di Messi, Suarez e Neymar, perchè vuol dire che hanno gusto..

Sei rimasto l’unico tra i grandi a non aver preso da Messi..
(ride) Questa cosa la sapevo, ora me l’hai ricordata.. Ho avuto la fortuna di incontrarlo poche volte, e poi ho sempre avuto a disposizione dei difensori che gli hanno reso la vita difficile. Comunque penso che quando incontri certi giocatori, qualcosa possa dipendere anche da te: molto dipenderà dal destino, dal fato, e dallo stesso Messi.

Rispetto alla finale hanno solo un giocatore in meno, Dani Alves: vi è servito per preparare la sfida?
Noi siamo contenti di avere Dani con noi, perchè al di là del giocatore credo che il modo con cui lui si è imposto nella Juventus è un modo che può risultare decisivo alla crescita di molti, e può farci migliorare molto. Sicuramente loro sono cambiati in niente, noi invece come modo di giocare e tatticamente abbiamo modificato; vediamo se dopo quasi due anni la distanza da loro si è assottigliata o no, sarebbe già un dato importante per noi. Vorrebbe dire che siamo ancora in crescita.

Abbiamo visto un Dybala determinante, anche a parole: come si sta approcciando alla partita? 
Considerando che Paulo è qui da un anno e mezzo, è la partita più importante che gioca con la Juventus; è un evento al quale tiene tanto, e ci arriva nelle condizioni psico fisiche migliori, perchè quello che ha fatto vedere anche contro il Chievo fa capire che il ragazzo si è preparato al meglio. Paulo, come Gonzalo, sa benissimo che in queste gare essere al 100% è una grandissima fortuna, e da sicurezza a tutti noi compagni di squadra.

Quanta fiducia trasmette affrontare il Barcellona con la miglior difesa della Champions?
Avere una difesa del genere aumenta le possibilità di vincere, abbiamo sempre avuto un’ottima fase difensiva. A volte ci è mancata un pò di esperienza, consapevolezza e cinismo per andare in fondo in questa competizione. Mi auguro che tutti i motivi per cui non abbiamo vinto le altre volte ci possano avere insegnato qualcosa, e spero di vederlo sia domani che nelle prossime partite.

Sei ottimista per vincere domani?
Sono cosciente di ciò che andremo ad affrontare, e di ciò che dobbiamo fare; non dovremmo farci cogliere di sorpresa, perchè sappiamo che avversario abbiamo di fronte. Loro spesso vincono o perdono per meriti o demeriti propri: ha talmente tanta forza che si crea il proprio destino da sola, questo ovviamente fa capire quanto rispetto nutriamo verso di loro. Non vogliamo essere tuttavia vittime designate, vogliamo cercare di giocare con coraggio un’opportunità che ci siamo guadagnati, mettendo in mostra il nostro lato migliore.

Molti tuoi compagni pensano che sia l’anno giusto: che ne pensi? Se superi il quarto di finale sei sempre arrivato in finale.. 
La semifinale la passo agevolmente, il problema è la finale.. (ride) Questi discorsi li fanno tutti quelli che giocano in grandi squadre: è da 22 anni spero che sia l’anno giusto, alcune volte pensi che sarebbe stato così ma le cose sono andate diversamente. Al fischio d’inizio devi avere questo atteggiamento! Poi, l’avversario può essere più bravo di te, devi accettarlo e fare i complimenti a chi vince.


Cosa pensi della rimonta fatta dal Barcellona contro il Paris Saint-Germain? Una italiana avrebbe subito una rimonta simile?
Ho pensato che la vita mi ha insegnato una cosa nuova, perchè quando hai le presunzione di avere già visto tutto, e poi quando invece ti accorgi di un nuovo avvenimento, è uno shock. Il pensiero di ribaltare un 4-0, oltre allo spessore dell’avversario ed il livello della competizione, hanno fatto si che loro potessero ribaltare il risultato. Da un punto di vista sportivo è un insegnamento enorme quello che ci ha dato il Barcellona: tutto è possibile. Se hai un tipo di approccio a determinate sfide, anche la dea bendata di sostiene e ti da una mano per raggiungere un traguardo simile. Complimenti a loro, e speriamo che abbiano finito le scorte..

A cura di

Giuseppe Tridente