JUVENTUS, la carica di Allegri: “Davanti giocano tutti e quattro! Il Barcellona ha punti deboli..”

Giornata di vigilia, e dunque di dichiarazioni, per la Juventus di Massimiliano Allegri: ecco qui le parole in conferenza stampa del tecnico bianconero, a 24 ore di distanza dal match di Champions contro il Barcellona. 

E’ la partita più difficile della stagione, ed è la prima che affronta con questo sistema di gioco: due anni fa con il Real si inventò Sturaro, in questa situazione sarebbe un segnale negativo togliere un esterno per uno come Sturaro?
Non dico la formazione, ma domani i quattro davanti giocano tutti. Non vedo perchè bisogna rinunciare in un quarto di finale: dovranno essere due partite bellissime, da giocare con la consapevolezza di andare avanti e di battere il Barcellona. Loro sono la squadra più forte, ha quei tre davanti che garantiscono sempre gol; noi però abbiamo una squadra forte, che ha cambiato volto e che in Champions è cresciuta molto in autostima. I ragazzi sono pronti per giocare un quarto di finale, perchè hanno qualità importanti: dobbiamo metterle in campo!

La Juventus non perde in casa da 4 anni nelle Coppe Europee: siete favoriti?
No, domani è una partita equilibrata: quando giochi la prima in casa è sempre bello non prendere gol, ma domani sarà difficile quindi dobbiamo segnare. Hanno grandi qualità offensive, ma hanno punti deboli dal punto di vista difensivo; noi lavoriamo sempre sulle debolezze dell’avversario, è l’unico modo che abbiamo per andare avanti. Non si può pensare di fare 0-0 con il Barcellona e vincere ai rigori..

Si dice che Dybala sia quasi all’altezza di Neymar e Messi: lei come lo colloca nel calcio mondiale?
Paulo ha fatto passi da gigante, ha cambiato posizione in campo, però come caratteristiche sono tutti e 3 molto diversi: Messi è da tanti anni il numero uno al mondo, ma ha caratteristiche differenti da Dybala. Assieme a Neymar però potranno essere tra i più bravi del futuro.

Cosa ha imparato da Barcellona-PSG? Cosa ha pensato del fatto che il ritorno lo giocherete in Spagna?
Nel calcio non c’è nulla di scontato quando giochi a questi livelli; prima pensiamo a domani, poi penseremo al ritorno. E’ un quarto importante come Bayern-Real, siamo le quattro pretendenti alla Champions assieme all’Atletico Madrid: saranno serate di grande spettacolo, dobbiamo essere bravi a giocare con serenità, tecnica ed equilibrio quando c’è da fare le due fasi.

L’altro giorno dicevi che il Barça ha cambiato pochissimo dal 2015: la finale ti è servita per preparare la partita di domani?
E’ la decima volta che incontro il Barcellona da allenatore: sono partite diverse, anche perchè la finale è una partita secca. Gli scontri andata-ritorno sono diversi; l’importante è tenere aperto il passaggio del turno.

Che differenza c’è tra questa Juventus e quella di Berlino? Perchè questa è più forte?
Il Barcellona rimane fortissimo perchè ha tre giocatori davanti che garantiscono sempre gol, oltre al fatto che Iniesta sia tra i più forti al mondo. Loro hanno cambiato poco rispetto alla finale, a noi sono rimasti due giocatori: Buffon e Bonucci (che quindi domani gioca, n.d.a.)

La Juventus dovrà sfruttare i punti deboli del Barcellona: quali sono?
Giocano molto in proiezione offensiva quindi lasciano molto campo; quando hanno palla però sono pericolosi, quindi dobbiamo essere bravi e stare sempre in gara.

Avete giocato ogni 3 giorni, che clima c’è nello spogliatoio?
Quando ci sono partite di Champions tanno tutti bene; non deve esserci eccessiva tensione, la squadra deve essere consapevole dei propri mezzi. Dobbiamo fare progressi dal punto di vista psicologico e mentale: bisogna essere sereni, affrontare il Barça con rispetto ma con la convinzione di poter passare.

Il Barcellona giocherà a 3 o a 4 in difesa?
Chiedetelo a Luis Enrique; comunque in difesa concedono spazi, dobbiamo sfruttarli.

Come sta Pjanic? Alex Sandro gioca?
Alex Sandro è in ballotaggio, decido domani mattina. Stanno tutti bene per il resto.

Sarà più importante chi attaccherà meglio, o chi difenderà meglio?Entrambe: servono tutte e due le fasi. Ci vuole anche un pizzico di fortuna, ma dobbiamo giocare due grandi partite.

Fa più male ricordare il palo di Niang o il tiro dal limite di Tevez?
Il passato non si può cambiare: quando si giocano queste partite bisogna essere contenti di giocarle, dobbiamo avere entusiasmo e desiderio di andare avanti. E’ normale che puoi vincere e perdere, fa parte del gioco: l’importante è esserci!

La sua squadra non rinuncerà ad attaccare: giocherete comunque da dietro, visto che il Barcellona pressa?Dobbiamo essere bravi a leggere la partita: le partite durano 100 minuti, ci sono tanti momenti diversi. Dobbiamo interpretarli bene e velocemente.

Quale cambiamento tattico ha visto nel Barcellona, con la difesa a 3?
Cambia poco, che giochino a 3 o 4 dietro non cambia molto perchè hanno delle caratteristiche precise. Giocano da tanti anni con gli stessi giocatori.

Voglio fare un grosso in bocca al lupo a Giuseppe Rossi, la dea bendata gli ha voltato le spalle troppo spesso. Speriamo torni a giocare! 

A cura di

Giuseppe Tridente