MILAN, Suso: “Nessun favorito ma noi ce la possiamo fare”

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Suso, si prepara al derby e in un’intervista alla Gazzetta dello Sport parla di come affrontare l’Inter: “Non
penso ci siano favoriti in partite del genere. Loro cominceranno al
massimo per far vedere di voler vincere, arriveranno depressi dalla
sconfitta e dal ritiro anticipato. Noi però concentriamoci sul nostro
lavoro: l’errore da non ripetere è non abbassarsi troppo come all’andata
dopo il 2­
1, semmai ci ritrovassimo in vantaggio. A loro toglierei Icardi, facile, perché fa gol. E poi Banega che seguivo bene al Siviglia e che qui non sta ancora andando al massimo.
Suso è diventato un punto fermo del Milan: “Sono cresciuto in concentrazione. Con Montella ci
siamo trovati subito: mi piacciono il fatto che usi sempre la palla e i
suoi principi di gioco. E’ uno stile adatto a me, come a
Deulofeu. Spero che Montella rimanga anche se non decido io: per me è stata la persona più importante. Mihajlovic? Con Sinisa
non giocavo, all’inizio però ci parlammo e decidemmo che restassi al
Milan, che non sarei andato via in prestito. Mi fece giocare
trequartista con l’Empoli alla seconda giornata,
togliendomi dopo meno di un’ora. Poi il nulla, non mi fece nemmeno più
scaldare. Non mi ha capito, non c’era comunicazione
.
Futuro: “Qui sono felice, non so più quante volte l’ho detto. Vediamo cosa succederà in estate con la società. Il closing? Non so se sia meglio o peggio, magari cambia poco. Quando ero al Liverpool
ho vissuto una situazione simile: la vendita della società e l’arrivo
di tanti nuovi. Io ero giovane ma avevo già giocato tante partite: mi
misero lo stesso in un angolo, con un solo anno ancora di contratto.
Volevo cambiare: arrivò il Milan, perfetto. Stavolta però non credo
comprino troppi giocatori, almeno non esterni mancini
. Basta poco per puntare la Champions, che vorrei tanto giocare. Basta cambiare poche cose, magari 4­5 giocatori per costruire una squadra più completa.
Dybala? “Non è da Pallone d’Oro, è troppo lontano da Messi, non c’è proprio paragone. E Dybala ha anche molti altri giocatori davanti: lui gioca nella Juve e fa la Champions ma prima di parlare di Pallone d’Oro“. 
                                                                                                                        di Gian Marco Vignaroli

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