Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Atalanta. La Juventus infatti anticipa al venerdì, per poter affrontare al meglio la trasferta di Monaco di mercoledì, per la Semifinale di Champions League. Ecco le parole del tecnico livornese:
Domani ci immaginiamo di vedere tutti dentro. Non ci aspettiamo turnover. Può confermare?
Sceglierò i giocatori che andranno in campo per la partita di domani, poi quella di Monaco sarà un’altra partita. Cerco sempre di mettere in campo i giocatori funzionali per quella partita. Stanno tutti bene, veniamo da 5 giorni di riposo, Monaco è tra 5 giorni, quindi ora l’importante è pensare e soprattutto vincere la partita di domani, perchè col pallone non si sa mai come va a finire.
La partita di domani è una delle due partite cruciali del campionato, con quella col Torino in casa. Quindi inizia un periodo importante, bisogna ancora fare dei punti per arrivare in fondo al campionato perchè domenica la squadra ha giocato una partita bella contro il Genoa, era una di quelle partite da vincere. Venivamo da un periodo dove c’erano sicuramente state tante partite difficili ed importanti come quella di Barcellona.
In che cosa si è migliorata l’Atalanta rispetto alla gara d’andata?
Loro sono migliorati sul fatto della consapevolezza, più fai risultati, più passa il tempo, più cresci. Ha giocatori di buona e ottima qualità, guidati da un allenatore molto bravo. Domani per noi sarà una partita importante, giocare a Bergamo è sempre difficile. Per loro è una tappa di avvicinamento all’Europa, per noi è una tappa di avvicinamento allo Scudetto.
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L’Atalanta ha perso a Torino ma ha preso 6 punti al Napoli e 4 alla Roma. Cosa significa?
Significa che è una squadra che ha un valore importante, che ha giocatori bravi e soprattutto in questo momento hanno un’autostima molto alta, di consapevolezza dei propri mezzi. Questo fa sì che abbia questa posizione di classifica e lotterà fino alla fine per entrare in Europa. Quindi per noi domani sarà una partita complicata, ma lo sono tutte, da qui alla fine non hai più tempo di sbagliare, ma devi solamente fare dei punti. Ripeto, per arrivare a 91 ed essere matematici, bisogna farne 8. Domani cerchiamo di prenderne 3, poi vediamo.
Questa è la Juve migliore che hai avuto?
Guarda, in questa settimana sono state dette e scritte tante cose, giustamente, ma credo sia normale. Ma a questo punto non abbiamo vinto ancora niente, alla fine quello che contano sono i fatti, le parole contano poco. Quindi al momento la Juventus non ha vinto ancora niente, lo Scudetto non l’abbiamo vinto, la Coppa Italia è da giocare e non abbiamo ancora raggiunto una finale di Champions che sarà molto difficile da raggiungere. Quindi dobbiamo fare un passo per volta. Domani abbiamo una partita dove sono molto importanti i tre punti, perchè non dobbiamo dare la possibilità alla Roma di poter pensare che noi sbagliamo.
Resta però una grandissima considerazione della Juventus a livello europeo, questo è un fatto incancellabile. Si sente lei il fautore di questo salto di qualità?
La Juventus in questo momento ha grande rispetto da parte di tutti gli altri club europei per quello che i ragazzi stanno facendo e hanno fatto in Europa. Questo è un discorso. Poi il discorso campionato è un altro discorso: il campionato va portato a casa, non è ancora finita ed è ancora lunga, soprattutto in queste due partite. Poi penseremo alla Champions. Un obiettivo a livello di consapevolezza, di autostima, da parte di tutti, in Europa, c’è stato. Però prima c’è da cercare di vincere in campionato.
Lei l’altro giorno ha detto che la Juventus fortunatamente tornerà a giocare ogni due-tre giorni. Perchè fortunatamente?
Io dico che quando la squadra è pronta e preparata a un periodo di lavoro, poi ogni tanto una settimana la può fare lunga, ma poi stare una settimana ad allenarsi senza giocare diventa noioso, quindi è bello giocare una volta ogni tre giorni. Perchè dopo per preparare le partite il tempo ce l’hai lo stesso, devi cercare di dare un po’ di recupero ai giocatori che hai a disposizione. Ma già questi cinque giorni, da domenica a venerdì, sono diventati interminabili, quindi meno male domani giochiamo, poi bisogna aspettare altri cinque giorni per giocare a Monaco.
Che effetto le fa pensare che la Juve è l’unica squadra in Europa in corsa per il triplete?
Questo benedetto triplete… intanto pensiamo a vincerne un trofeo, poi pensiamo a vincere quell’altro ed al limite cerchiamo di vincere il terzo. Per vincere il terzo bisogna arrivarci, in questo momento siamo in corsa per lo Scudetto, siamo vicini, ma non vicinissimi. La finale di Coppa Italia va giocata e la Champions mancano ancora due partite prima di arrivare alla finale. Questo è un risultato importante, parziale, perchè il risultato finale è quello che conta quando smetteremo il 4 giugno, quindi bisogna pensare a lavorare in questo mese, che è un mese importante, dove bisogna lavorare, essere sereni, affrontare gli allenamenti nel migliore dei modi e soprattutto affrontare le partite, senza stare a pensare tra 20 giorni o un mese cosa succederà. Bisogna pensare a quello che succede domani, che è la cosa più importante.
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Si parla nello spogliatoio quando la Juve vorrebbe vincere lo scudetto? Nel derby? Con la Roma?
Io invece ho pensato agli avversari che ha la Juventus: l’Atalanta e il derby, quindi le partite sono praticamente pari e da queste due partite verrà fuori lo Scudetto. Non è che noi decidiamo, noi per arrivare allo Scudetto dobbiamo fare 8 punti, per fare 8 punti, o vinci 3 partite o ne pareggi 2 e ne vinci 2. E poi bisogna vedere cosa fanno gli altri. A noi per arrivare a 91 mancano minimo 3 partite.
La vittoria della classifica cannonieri potrebbe essere la ciligina sulla torta per Higuain?
Higuain è un giocatore straordinario, sta facendo cose importanti, soprattutto gioca molto per la squadra, questo credo sia un miglioramento che lui ha fatto. E’ un giocatore venuto qui per vincere, ha trovato un gruppo che aveva già vinto, direi che le cose stanno andando per il meglio, sia per lui che per la squadra. Però credo si debba fare un passetto alla volta.
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Hai detto: conterà il risultato quando smetteremo il 4 giugno. Quindi ti stai già immaginando la finale dei Champions?
No, perchè la finale di Coppa Italia è il 2, quindi. Bisogna puntare a smettere il 4 giugno e quindi essere bravi. Questo non vuol dire che siamo già in finale, anche perchè il Monaco è una squadra importante e tosta.
Domani ci sarà spazio per Rugani? Stai alternarno gli esterni: ci sono esterni più adatti per il campionato e altri per la Champions?
Che ci siano esterni più adatti al campionato e altri alla Champions non è assolutamente vero. Faccio delle scelte, l’importante è che tutti facciano delle prestazioni importanti come sta facendo Lichtsteiner, come sta facendo Dani Alves, come sta facendo Alex Sandro e come sta facendo Asamoah. Perché alla fine la Juventus deve cercare di vincere il campionato, vincere la Coppa Italia e vincere la Champions. Ma per arrivare in fondo a questo c’è bisogno assolutamente di tutti i giocatori e come ho detto in precedenza nell’ultima conferenza anche una palla toccata da un giocatore che entra all’ultimo minuto diventa fondamentale per una vittoria o per una sconfitta. Per quanto riguarda Rugani, i convocati credo siano usciti, Rugani non è della partita perché ieri ha preso una botta, sembrava niente di grave, però è rimasto il trauma contusivo, oggi ha fatto differenziato e sarà a disposizione da dopo domani”.
Kean assente?Kean è stato fermo un mese per l’infortunio alla caviglia che ha avuto al Torneo di Viareggio, non è in ottime condizioni fisiche, ha bisogno di giocare e domani giocherà una partita con la Primavera.
Domani rivedremo anche Chiellini e Dani Alves?Vi dico i quattro della difesa di domani: Dani Alves, Chiellini, Bonucci e Alex Sandro. E Buffon ritorna in porta. Gli altri quattro sono quelli davanti. Khedira gioca perchè è squalificato a Monaco.
Un giudizio su Caldara e Spinazzola. Si augura di allenarli già il prossimo anno?Non è che devo dare giudizi o fare mercato ora, sono due ragazzi giovani, come ci sono tanti giovani in Italia che promettono bene, che possono crescere e soprattutto che sono importanti per il calcio italiano e la Nazionale.
12 anni fa allenava la Spal, sabato potrebbe già conquistare la Serie A. Ha un messaggio da mandare?Un messaggio da mandare è che sono molto contento perchè la Spal, a parte che è stato l’inizio, dopo Agliana, della mia carriera e sono molto contento perchè è una città importante, una città che ha storia. Noi in quell’anno, nelle difficoltà, assaporavamo la storia e la tradizione della città, della società, del passato che ha avuto. Quindi credo che meriti ampiamente la Serie A, le auguro di tornarci al più presto possibile, magari nella prossima partita, e magari l’anno prossimo ritrovarla.
a cura di Alberto Bazzerla
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