Luciano Spalletti parla in conferenza stampa alla vigilia del fondamentale match Roma Juventus. La Roma è alle prese con problemi di infortuni e poca forma.
ROMA E JUVE STESSI PUNTI DALLO SCONTRO DELL’ ANDATA
“Abbiamo lavorato seriamente dando il massimo come la Juventus. Se la Juventus, avesse avuto durante il campionato un avversario più forte, avrebbe fatto più punti. Ci sono stati momenti in cui ha gestito delle partite risparmiandosi, hanno avuto cali di tensione perché potevano permetterselo. Hanno un grande spirito di vittoria. Hanno sempre disinnescato qualsiasi tentativo di avvicinamento. Però abbiamo fatto anche noi un buon lavoro”.
CONTEMPORANEITA’
“Sarebbe stato giusto ma come la precendente, Sarri ha ragione ma vale anche per la partita di domenica scorsa contro il Cagliari”.
NAINNGOLAN E PEROTTI
“Bisogna vedere se ce la fanno a fare tutta la partita. Poi ci sono anche altre partite. Ci mancano anche altri giocatori forti. Io Nainggolan lo vorrei sempre, Perotti in condizione è fondamentale per queste partite. Dobbiamo valutare, lo staff medico gli starà addosso fino a prima della partita”.
CONTE
“E’ stato forte Conte che ha fatto funzionare la squadra dettando il suo calcio come ha sempre fatto. Bravo, complimenti, gli vanno dare i meriti per aver vinto un campionato che da prestigio, un incoronamento mi sembra essere l’ aggettivo giusto”.
MODULO
“Ci dispiace perché la squadra ora sa giocare con Dzeko, era l’ attaccante finalizzatore della Roma Qualcosa ci toglie ma questa squadra ha fatto vedere di saper giocare con altre caratteristiche che andiamo a rispolverare. Senza piagnistei dobbiamo pensare che possiamo vincere, dobbiamo tentare di vincere perché la vittoria ci permetterebbe di arrivare secondi, non dobbiamo avere alibi”.
TOTTI
“Ne abbiamo parlato per la partita contro il Milan, anche quando l’ ho fatto entrare cinque minuti mi avete criticato lo stesso. Per quanto riguarda Salvini, meno male che c’è l’ ho contro, mi piacerebbe avere dalla mia parte Marc Tarabella”.
JUVENTUS DAVANTI A TUTTE
“La Juve quest’ anno è sempre stata dove voleva essere. Un progetto senza intoppi. Era impossibile stare al suo passo. La Juventus ha fatto vedere che poteva anche fare di più ma si è permessa di gestire in alcuni momenti. La distanza c’è ma abbiamo fatto un buon lavoro di squadra, per colpa dell’ allenatore, la Roma ha perso qualche partita di troppo. Bisogna dare continuità al progetto facendo anche scelte dolorose per migliorare, ma non vuol dire che si possa arrivare al livello della Juve. Aldilà dei soldi la Juventus è avanti, perché poi vanno considerate tante cose. C’ è la possibilità di prendere giocatori importanti, non contano così tanto i soldi. Esempio è Dzeko, se avessimo visto il campionato precedente sarebbe andato via. Sarebbe stato difficile fargli fare un altro anno la riserva. Juventus davanti a tutte bisogna che gli altri siano bravissimi, bisogna carpire le loro qualità”.
ROMA GENOA TUTTO ESAURITO DOMANI NO
“Domani Totti potrebbe dare un contributo alla squadra. Sono contento che possiamo avere il contributo del pubblico, molte volte non l’ abbiamo avuto. I giocatori non hanno visto la passione che c’è qui, negli ultimi due anni, io ho avuto la fortuna di averla sentita nell’ esperienza precedente. A me è stato chiesto di ricostruire una squadra forte e di livello. Ora la Roma è così”
TOTTI
TOTTI
“Io cerco di fare il meglio per la Roma e non togliere nulla a Francesco. Tengo conto di tutto, prima cosa, la Roma”.
SABATINI
“E’ un direttore sportivo forte, da club importanti. Da squadra che vuole vincere, non mi sorprende la scelta di Sabatini all’ Inter. Con lui ho avuto punti di vista contrari ma sono stato anche d’ accordo in tante cose. Se avvenisse la possibilità di lavorarci ancora, come con tutti quello con cui ho lavorato bene, perché non farlo”.
SABATINI
“E’ un direttore sportivo forte, da club importanti. Da squadra che vuole vincere, non mi sorprende la scelta di Sabatini all’ Inter. Con lui ho avuto punti di vista contrari ma sono stato anche d’ accordo in tante cose. Se avvenisse la possibilità di lavorarci ancora, come con tutti quello con cui ho lavorato bene, perché non farlo”.
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