Focus Roma: vittorie, beffe e vergogne. Di P. De Salve.

Vittoria, rotonda, 3-1, in casa. Una vittoria qualsiasi? No, proprio no, una vittoria arrivata contro la Juve, una vittoria meritata, su tutti i fronti, anche e soprattutto a livello di gioco contro la capolista.

Tanti i pensieri a mente fredda.

C’è l’utopia, l’utopia che parla di campionato riaperto, 4 punti dividono ora prima e seconda, ma basta una vittoria alla capolista per chiudere questo discorso. Cosa spinge l’Italia calcistica a fare questo tipo di pensata? Il Crotone che vuole a tutti i costi salvarsi, a cui basta un solo punto per l’obiettivo, e la prossima la squadra calabrese vola a Torino..

Favole, come quelle da raccontare ai bambini a letto per addormentarli. Vabene Verona e Leicester, ma qui parliamo d’altro, De Rossi è stato illuminante a proposito, la Juve avrebbe potuto vincere la partita “se solo avesse voluto”.

Ma la finale di Coppa Italia, la finale di Champions….

Come? La vittoria di ieri potrebbe essere quindi frutto di una mera concessione? Quasi uno smacco, una beffa. La sfida dell’Olimpico avallata per altri e molto più importanti obiettivi, i quali sono preclusi alle altre, in primis alla Roma. Il tifoso giallorosso potrebbe avere quindi più di un motivo per sentirsi preso in giro. O potrebbe invece essere sollevato per aver evitato la passerella bianconera proprio a casa sua.

Rimane la bella partita al netto di illazioni su Allegri e la sua squadra, rimane la vittoria. Ma arrivati a questo punto bisogna non negare più o aprire gli occhi su quella che è la situazione in serie A: la capolista può permettersi il lusso di avallare lo scontro diretto con la seconda in classifica, a tre giornate dalla fine del campionato, per perseguire quelli che sono invece i veri obiettivi della stagione. Il divario è enorme. Lo è ora e lo sarà per tanto tempo, la distanza incolmabile.

Conviene parlare meglio, ed ancora purtroppo, di Francesco Totti, punto molto più delicato e degno di attenzioni rispetto a quello che, alla fine diventa contorno. Rimane il bell’abbraccio con Del Piero, a rievocare tante battaglie. Stai tranquillo France’, Roma non ti dimenticherà mai, passerà il tempo, passeranno gli allenatori e i presidenti, ma tu rimarrai Roma.

                                                                                         A cura di P. De Salve.