1. BUFFON voto 9: Leggenda vivente, 10 scudetti vinti sul campo. 39 anni ma sul campo la stessa elasticità e reattività di un ragazzino. Ora l’obiettivo grosso: la prima Champions. Esacampione ovviamente, ma soprattutto monumento della storia del calcio.
3. CHIELLINI voto 9: Come marcatore a uomo, ha pochi eguali. Magari poco bello, ma sempre efficace. Tanta sostanza, pochi fronzoli e tanta determinazione. Esacampione.
4. BENATIA voto 7: Davanti aveva dei mostri sacri, lui spesso dei grossi problemi fisici. Ma con il passare del tempo il fisico ha retto bene e il marocchino ha sfoderato qualche partita eccellente. Riscattato, sarà bianconero.
5. PJANIC voto 8: eleganza, classe, punizioni, tocco di palla. Inizia da trequartista e parte in sordina, ma col tempo trova la sua dimensione e da playmaker davanti alla difesa, ha fatto sognare i tifosi che a tratti hanno rivisto Pirlo.
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6. KHEDIRA voto 8,5: se pensiamo che lui è arrivato a zero, per sostituire Vidal… Fu definito fragile e con poca qualità, è diventato un mostro! Quantità e qualità, inserimento, intelligenza e più di qualche gol pesantissimo. Sami è rinato, tornando uno dei top centrocampisti al mondo.
7. CUADRADO voto 8,5: dopo un primo anno positivo, un anno da assoluto protagonista. Un funambolo sulla fascia, con dribbling asfissianti e assist al bacio. Un’esplosività senza eguali con il sorriso sempre stampato.
8. MARCHISIO voto 7: Ci ha messo tempo, dedizione e sacrificio per tornare a buoni livelli. L’infortunio al crociato patito ad aprile lo ha limitato parecchio, ma il Principino è sempre il Principino. Esacampione anche lui.
9. HIGUAIN voto 9,5: pagato a peso d’oro, i suoi gol hanno pesato come macigni. Si è calato nell’ambiente Juve, dove vincere è l’unica cosa che conta. Qualche gol in meno, qualche assist in più, ma soprattutto tanto lavoro per la squadra. Un attaccante devastante, un bomber completo. Semplicemente El Pipita.
12. ALEX SANDRO voto 8: lui e Marcelo, i migliori esterni sinistri del mondo. Corsa, dribbling e assist. Talento brasiliano e serietà esemplare. Qualcuno pensava fossero soldi buttati, ma Sandro è stato un affare. Nel girone di ritorno è stato spesso tenuto a riposo, come in una teca: troppo fondamentale.
15. BARZAGLI voto 8: come il buon vino rosso: passano gli anni ma diventa sempre meglio. Fisico imponente, senso d’appartenenza incredibile. Umiltà ed eleganza senza limiti. Unico e inimitabile, da clonare. Esacampione pure lui.
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17. MANDZUKIC voto 9: lo chiamano “No Good”, ma lui quest’anno è “So Good”. Arriva Higuain, lui si sacrifica in fascia sinistra, in un ruolo non suo. Corre e lotta come un leone, è il primo difensore, non molla mai, nemmeno mezzo centimetro. Con i soliti gol pesanti e la solita abnegazione è diventato l’idolo assoluto dei tifosi, che vedono in lui la massima espressione di juventunità.
18. LEMINA voto 6,5: gregario di lusso. Gioca centrale o alto a destra. Un giocatore molto interessante, che ha mostrato solo parte del suo potenziale.
19. BONUCCI voto 8,5: probabilmente il difensore migliore al mondo, sicuramente uno dei migliori. Tecnica e audacia, carisma allo stato puro. Dopo aver fortunatamente risolto altri problemi, Leo è tornato ai massimi livelli. Un leader esacampione.
20. PJACA voto 6,5: talento cristallino e discontinuità. Il giovane croato sarà sicuramente un possibile crack del futuro. Sfortunatissimo per l’infortunio al crociato: col nuovo modulo avrebbe avuto qualche chance in più.
21. DYBALA voto 9: Geniale, altruista, genuino. Ce ne sarebbero altri mille di aggettivi per la Joya. Un potenziale Pallone d’Oro, che ha arretrato la sua area di gioco, diventando un trequartista sublime. Con o senza di lui, la musica cambia completamente. Vero valore aggiunto della Juventus.
22. ASAMOAH voto 6,5: Umile, lavoratore instancabile, duttile. Partito come interno di centrocampo, poi come possibile esterno, è finito a fare il terzino. E in campionato, soprattutto nel girone di ritorno, ne ha giocate parecchie, con la solita qualità.
23. DANI ALVES voto 7,5: Lo davano per cotto, sazio, vecchio. Arriva, fatica ad ambientarsi e si rompe. Pare il solito copione, invece torna e nel finale è l’uomo più importante della squadra (soprattuto in Europa). Classe e voglia di vincere sempre intatti, come il suo spirito positivo. Un vero campione.
24. RUGANI voto 7: Il futuro della Juve e della Nazionale. Sta maturando a vista d’occhio, ormai a livello dei tre fenomeni. Col tempo diventerà essenziale.
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25. NETO voto 6,5: Poche occasioni, ma sempre sfruttate al massimo.
26. LICHTSTEINER voto 6,5: È arrivato Dani Alves, sembrava dovesse andarsene. Mesi da “separato in casa”, poi il pendolino svizzero ha dimostrato di essere sempre utile alla causa. Un altro esacampione.
27. STURARO voto 6,5: lottatore inesauribile. Sopperisce alle mancanze tecniche con la forza di volontà. Uno di quelli che ha capito cosa vuol dire indossare la maglia della Juventus.
28. RINCON voto 6,5: ultimo arrivato, El General. Alla Juve si è calato nella parte del gregario, quello da inserire quando c’è da dare sostanza al reparto, con intelligenza e senso tattico. Prima riserva in mezzo al campo.
all. ALLEGRI voto 10: Sulla lettura delle partite è il numero uno. Si arrabbia, sbraita ma sa gestire e sa mettere tutto al suo posto. Cambia modulo per esaltare il talento della Juventus, lo accusano di incoscienza, ma lui azzecca praticamente tutto. Coppa Italia, Scudetto e ora finale di Champions. Arrivò tra i fischi e le critiche, ora è idolatrato e amato dal pubblico.
Infine, una menzione agli altri componenti della rosa: Audero, Mandragora, Kean e Mattiello; ma anche ai due che hanno lasciato la Vecchia Signora nel mercato di gennaio: Evra ed Hernanes.
a cura di Alberto Bazzerla
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