L’Atalanta non era sazia e l’ha dimostrato ponendo la ventesima pietra miliare sulla strada della sua gloriosa cavalcata. Una vittoria che ha visto gli uomini di Gasperini aggiudicarsi definitivamente il quinto posto. Se, però, si volge lo sguardo verso la quarta posizione, si noterà che dista solamente una lunghezza. Perché, allora, non mettere un punto esclamativo alla fine di questa bella storia?
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Quello contro l’Empoli è stato un match fortemente influito dagli errori/orrori. Su tutti, la doppia occasione per El Kaddouri nella stessa azione: bella discesa di Maccarone che porge una bella palla al 10 marocchino, il quale trova due volte pronto…Masiello! Semplicemente perché Gollini era andato alla ricerca di intercettare la palla di Big Mac. Un’occasione d’oro malamente sprecata che, a mezz’ora dalla fine, poteva significare un moto d’orgoglio ed un’ulteriore spinta alla ricerca del gol-salvezza. A Martusciello, però, saranno caduti i (pochi) capelli anche quando il Papu Gomez ha siglato quello che sarà il gol vittoria: i pugni di Skorupski sembrano fatti di pongo e non riescono ad intercettare il tiro.
Verso la fine della partita, anche l’Atalanta ha sprecato malamente la rete che avrebbe portato il risultato ad una maggiore sicurezza. Conti prima spara alto da buona posizione (e se ne dispera anche lui, forte del suo bottino di otto gol) e Paloschi poi, visto che davanti all’estremo portiere polacco preferisce la potenza alla precisione, spegnendo l’occasione tra i guanti di Skorupski.
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Sono ben dieci gli anni in cui la squadra toscana non segna, al Castellani, ai bergamaschi ed era fondamentale farlo nella partita di ieri. Saranno, invece, altri 90′ di paura a Palermo, dove basterà però una vittoria per spingere nel baratro della Serie B il Crotone.
Discorso inverso per l’Atalanta: sabato, alle 18, contro il Chievo sarà una passerella per coronare la stagione festeggiando contro i tifosi.
di Sebastiano Moretto
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