La conferenza stampa si apre con l’annuncio che, per la partita di domani, la società darà in regalo il match programme dedicato a Totti.
MISTER, QUALI SONO LE INSIDIE MAGGIORI PER DOMANI?
“Sono sempre le stesse. Bisognerà non farsi distrarre troppo dall’avvenimento che ci sarà perché che festa sarebbe senza tre punti?”
IN COS’E’ CRESCIUTA LA SQUADRA DURANTE LA STAGIONE?
“Ci sono stati tanti confronti ma la cosa fondamentale è stata quella di aver usato la strategia di ripartire sempre da zero. Quando vinci rischi che aumenti l’ego e spesso succede che il “mio” prevalga sul “noi”. Se fai capire ai giocatori di ripartire sempre vuol dire che hai la mentalità giusta perché abbiamo perso partite fondamentali ma non abbiamo mai preso imbarcate e, nelle partite successive, sempre reagito.”
TOTTI DOMANI GIOCA DAL 1′? COSA RAPPRESENTA QUEST’ULTIMA PARTITA PER LUI?
“Totti domani giocherà il pezzo di partita che, per me, è il più importante. Quest’ultima partita significa che sono fortunato perché ho avuto la possibilità di apprezzarlo in tutto e per tutto. L’ho visto segnare tanta volte e ci sono tante reti che potrebbero essere messe in fila come le più belle, ciò però vuol dire scartarne altre quindi sarebbe impossibile. Vorrei sentirlo contento per il suo futuro.”
SARA’ LA SUA ULTIMA PARTITA?
“Aspetterò il presidente e inizieremo a pensarci da martedì o mercoledì. Ora testa alla partita di domani perché i tre punti sono fondamentali, altrimenti sarà il Napoli a farci la festa siccome probabilmente vincerà a Genova. La nostra è una squadra fortissima, ha perso ma non ha mai tradito: di questi giocatori ci si può fidare.”
NELLA SUA SECONDA ESPERIENZA, QUAL E’ LA COSA PIU’ BELLA E QUELLA PIU’ BRUTTA CHE LA LEGA A TOTTI?
“Riguardo alla prima ci sono la qualità e la forza del giocatore. Di un calciatore si vedono gli aspetti individuali, di Totti la prima cosa che si nota è il “Qui comando io” perché toglie responsabilità agli altri; riguardo alla seconda, non ci sono aspetti negativi. A volte non ho condiviso le sue prese di posizione ma è stata colpa di tutti perché le situazioni le abbiamo create noi perché Totti è sempre stato messo davanti a tutti e tutto. Secondo gli organi della società non dev’essere così: è la Roma che vince, non Totti da solo. Il capitano è un dono per tutti quelli che amano questo sport e quindi gli vogliamo bene.”
14 ALLENATORI IN 14 ANNI, COSA C’E’ DI COMPLICATO NELLA ROMA?
“Nulla, la situazione è assolutamente corretta. L’essenziale è lavorare tutti dalla stessa parte. Gli allenatori si cambiano e le voci sul mio posto sono sono parte delle intuizioni della vostra professione. Non so se la Roma cambierà allenatore. Ci si rivede la prossima settimana, anche con la società, per parlare insieme dell’ordine del giorno.”
IL FUTURO E’ DOMANI, HAI LETTO LE CONSIDERAZIONI SU DI TE. COME LE HAI VISSUTE?
“Si affrontano nella prossima conferenza stampa. Questa è una squadra di campioni ma se non ho vinto è colpa mia. Se si riuscirà a vincere domani, sarà tutto a posto. La squadra ha sempre reagito. Ho da fare un ringraziamento speciale a gente come Vermaelen, Gerson, Alisson perché hanno dato un contributo fondamentale per tirare fuori il carattere. Non basta dire “Domenica bisogna vincere”, questo lo sanno tutti. Conta ciò che si dimostra. Il mio pensiero va a quelli che hanno giocato poco: professionisti e uomini veri.
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