Record, gol e tanta voglia di GENOA: alla scoperta di Pietro PELLEGRI

Nel giorno in cui il mondo del calcio saluta uno dei suoi più sublimi interpreti, Francesco Totti, la Serie A dà il benvenuto tra i suoi marcatori al giovanissimo Pietro Pellegri, astro nascente della squadra di Ivan Juric nonché uno dei più promettenti giovani del panorama continentale. Il gol al terzo minuto che ha gelato l’Olimpico, rischiando di complicare i piani europei della Roma, è un misto di cinismo e fisico, proprietà cardini del giovane Pietro, il quale si gode il momento e addolcisce un’ pò il finale di stagione dei tifosi del Grifone.
RECORDMAN Nato il 17 marzo 2001 a Genova, da padre e madre genoani doc, il centravanti rossoblù e della nazionale italiana Under-17, oltre ad essere l’attuale detentore del record di giocatore più giovane ad esordire in Serie A (15 anni e 280 giorni), con il gol contro la Roma è entrato anche nella classifica dei “baby” bomber del campionato italiano. Segnando alla precoce età di 16 anni e 72 giorni, Pellegri si è piazzato al terzo posto di questo speciale ranking nazionale alle spalle di Amedeo Amadei (15 anni e 287 giorni) e Gianni Rivera (16 anni e 68 giorni).
QUALITA’ Il ragazzo ha una struttura fisica imponente che unisce l’altezza – a sedici anni sfiora il metro e novanta – alla potenza. Sotto leva dal momento che con la primavera del Grifone gioca tra i ragazzi del 1999, Pietro sfoggia una discreta tecnica con la palla tra i piedi dimostrando anche un ottimo fiuto realizzativo, 7 gol in 15 apparizioni. Niente di nuovo visto che coltiva queste qualità sin da piccolo e già all’età di 6 anni, quando venne scovato da una scuola calcio legata alla società di Enrico Preziosi il quale, in un’intervista, non ebbe paura d’azzardare un paragone tra il ragazzo di Pegli e Lionel Messi.                                                                                                                        
Del suo valore se n’è accorta anche la difesa romanista, con Fazio e Manolas che dopo il gol e qualche giocata da attaccante vero – vedi al minuto 45 l’ottimo stop al limite dell’area e girata di destro finita sopra la traversa – hanno badato più alla sostanza che alla forma e hanno ammansito il numero 64 con randellate e sportellate. Soffrire dal punto di vista esperienziale è obbligatorio ma le giocate, i movimenti – quante volte è andato a conquistare il pallone sulla sua trequarti? – e soprattutto l’età lasciano intuire dei margini di miglioramento molto consistenti e che dalle parti di via Ronchi dovranno ben gestire.

(function() {var id = ‘eadv-6-‘ + Math.random().toString(36).substr(2) + (new Date().getTime());document.write(String.fromCharCode(60,115)+’cript async=”async” defer=”defer” type=”text/javascript” id=”‘ + id + ‘” src=”//www.eadv.it/track/?x=44-15623-4b-6-bf-0-ab-15-7a-234×60-9d-0-a2&u=vmootci.-aftan&async=’ + id + ‘&cttl=A00505&ctxt=222222&cbg=FFFFFF&cbgh=F2F2F2″>’+String.fromCharCode(60)+’/sc’ + ‘ript>’);})();

RESTO A GENOVA Il talento ancora tutto da scoprire di Pietro Pellegri non è passato inosservato ad alcuni top club europei che già lo hanno corteggiato e che, dopo questo exploit, ritorneranno prepotentemente sulle sue tracce. In Italia, nel 2015, è stata proprio la Roma dell’allora coordinatore tecnico Walter Sabatini ad interessarsi per prima al classe 2001. Fu Bruno Conti, dirigente del settore giovanile, a chiedere al suo collega di avanzare un’offerta per Pellegri. La società capitolina dovette  però incassare il no secco della dirigenza rossoblù la quale, un anno dopo, declinò anche le lusinghe della Juventus che lo sognava in un attacco formato “millennial” con il 17enne Moise Kean. Ben più importante è stata, nel dicembre 2016, l’offerta del Manchester United che, dopo averlo visto guidare il Genoa sino alla finale di un torneo su scala mondiale organizzato dalla stessa società inglese per poter monitorare i migliori talenti in circolazione, gli ha proposto un contratto triennale unito ad un ingaggio molto cospicuo. In questo caso il padre di Pietro, Marco – team manager della Primavera del Genoa – il quale già aveva intravisto per lui un possibile futuro in prima squadra all’ombra del Ferraris, ha avuto ragione nel lasciarlo crescere nella tranquillità di un ambiente che il ragazzo già conosce molto bene. L’unico contratto esterno a quello del Genoa è quello che lo lega allo sponsor Nike per quattro anni e per 50mila euro a stagione, con un premio in denaro per ogni rete siglata con la maglia della Nazionale. 
A cura di Stefano Mangione

————————————

  • [message]
    • VIENI A FAR PARTE ANCHE TU DI Voti-Fanta.com
      • Ti piace scrivere di calcio e fantacalcio? Pensi di capirne più tanti altri ? Entra a far parte nella redazione di VOTI FANTA.
        Se sei interessato a partecipare e dare il tuo contributo scrivici un email dove ci racconti cosa ti interessa e cosa vorresti fare. Scrivici a votifanta.com@gmail.com

(function() {var id = ‘eadv-3-‘ + Math.random().toString(36).substr(2) + (new Date().getTime());document.write(String.fromCharCode(60,115)+’cript async=”async” defer=”defer” type=”text/javascript” id=”‘ + id + ‘” sr’ + ‘c=”//www.eadv.it/track/?x=7f-15623-6c-3-9e-0-0b-15-d3-1×1-79-0-c9&u=vmootci.-aftan&async=’ + id + ‘”>’+String.fromCharCode(60)+’/sc’ + ‘ript>’);})();

(function() {var id = ‘eadv-1-‘ + Math.random().toString(36).substr(2) + (new Date().getTime());document.write(String.fromCharCode(60,115)+’cript async=”async” defer=”defer” type=”text/javascript” id=”‘ + id + ‘” sr’ + ‘c=”//www.eadv.it/track/?x=32-15623-7d-1-db-0-45-15-db-728×90-75-0-dc&u=vmootci.-aftan&async=’ + id + ‘”>’+String.fromCharCode(60)+’/sc’ + ‘ript>’);})();

Lascia un commento

P