L’ intervento di Mino Raiola alle tv nazionali per chiarire la posizione di Donnarumma sul mancato rinnovo con il Milan. Il procuratore del portiere sottolinea lo strappo con la società, il rapporto conflittuale con Mirabelli. Da la colpa del mancato rinnovo alla gestione sbagliata del rinnovo e chiude a nuove trattative con il Milan. Leggi l’ intervista completa
MANCATO RINNOVO
“Una situazione troppo ostile e violenta che si era creata e da cui non si poteva più uscire. Gigio è stato minacciato, la famiglia è stata minacciata: minacce di non giocare, di morte, striscioni mai tolti dalla società e un atteggiamento passivo nei suoi confronti. Non è mai stata una questione economica, se due parti vogliono trovare una soluzione, la soluzione si trova. Visto che loro erano in giro con il budget di un top player e il top player ce l’hanno in casa, io sicuramente avrei trovato un modo per soddisfare le parti, ma non siamo mai entrati in quei discorsi”.
GESTIONE SBAGLIATA
“Secondo me no. Troppo esuberanti, i toni sbagliati, i rapporti non giusti”.
TEMPO PER DECIDERE
“Sì, ma comunque avevo già garantito alla società che non saremmo partiti a parametro zero, l’ho sempre detto e pensavo fosse sufficiente almeno per mettere tranquilla la parte patrimoniale della cosa, ma non è stato capito. Non era una questione di rubarsi il giocatore, ma forse ho sbagliato io, non sono stato molto convincente, non lo so. E’ stato gestito tutto male secondo me”.
CHI DIETRO IL MANCATO RINNOVO
“Quelle c’erano già da quando Donnarumma aveva 16 anni e anche quando ne aveva 14, quindi se avesse voluto andar via sarebbe andato via quando non era il titolare del Milan. Noi non abbiamo nessun accordo con nessuna società, nessuna società ci spinge a fare certe cose. Il problema non è economico, è una questione di forma: non potevamo più accettare certe minacce, certe tensioni, lo stress psicologico, la passività della società nei confronti di Gigio”.
MIRABELLI
“Ma io parlo del Milan, poi sai Mirabelli è stato un esponente che ha condotto questa trattativa e quindi si prenderà le sue responsabilità”.
POSSIBILITA’ DI TORNARE INDIETRO
“Oggi non voglio riaprire questi discorsi perchè sarebbe riaprire un’altra volta il circo e non lo voglio fare. Io contro il Milan non ho niente, i rapporti con Fassone sono ottimi e se ci dobbiamo parlare ci parliamo, ma ormai loro hanno fatto la loro scelta. Si doveva decidere il 13 e noi abbiamo deciso”.
MILAN CERCA ALTRI PORTIERI
“Hanno il diritto di cercare anche altri sette portieri, non è mica un nostro problema”.
RISCHIO DI PERDERE UN ANNO
“Sì, è un rischio importante. Se sarà giudicato per le sue qualità di sicuro non perde l’anno, se invece ci sono altre situazioni che costringono l’allenatore a prendere certe decisioni allora forse lo perde. Per me è mobbing se minacci un giocatore di stare un anno in tribuna”
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