GENOA Tra assenze e conferme, un Grifone da riplasmare.

Il Genoa si presenta al posticipo serale che chiuderà il quarto turno di campionato non senza qualche problema di formazione. In difesa Izzo s’è visto respingere il ricorso atto a ridurre la sua squalifica, ragion per cui sarà indisponibile fino ad ottobre; Bertolacci sarà assente dopo il rosso diretto rimediato a Udine al pari di Lapadula che, dopo aver scongiurato il rischio di una lesione dei legamenti, dovrà comunque osservare un periodo d’assenza dal campo di almeno 90 giorni. Spazio dunque a Biraschi, Rossettini e Gentiletti che cercheranno di contrastare le avanzate dei giocatori di Inzaghi. Difficile pensare ad una gara a reti inviolate visto anche il grande potenziale offensivo della Lazio che, come ribadito in Olanda contro il Vitesse, quando arriva a dispiegare i suoi uomini migliori, è in grado di giocare un calcio tanto esteticamente apprezzabile quanto cinico.
Se l’ex di turno Ciro Immobile metterà a dura i prova i guantoni di Mattia Perin, gli ormai collaudati Luis Alberto e Milinkovic-Savic spazieranno tra le linee, lì dove il Grifone agirà con Miguel Veloso e probabilmente Omeonga. L’ex avellino, negli scampoli di partita giocati sinora, ha mostrato buone doti d’interdizione e impostazione ma la qualità del gioco della Lazio potrebbe avere la meglio sulla sua inesperienza. Il settore nevralgico del campo, punto di forza degli ospiti che dovranno comunque fare a meno dello squalificato Parolo, sarà il campo di battaglia tra i due interni rossoblù e la cerniera a tre delle aquile, composta da Lulic, Leiva e il baby Murgia. Al fine di evitare una netta sottomissione in mediana almeno un elemento della trequarti di Juric sarà chiamato a ripiegare costantemente in aiuto dei compagni. Il maggiore indiziato per la copertura di tale mansione è Ricci che, insieme a Taarabt, spalleggerà Galabinov.
Con il supporto delle ali  Laxalt e Lazovic, il gioco del Genoa sarà quasi totalmente dipendente dall’attaccante bulgaro che dovrà far valere la sua stazza fisica contro i rocciosi De Vrij e Radu, e dovrà sacrificarsi in tutte le fasi di gioco. La chiave del match genoana sarà la ripartenza affidata alla velocità degli esterni e l’estro di Taarabt, tra i pochi a non sfigurare nella debacle friulana.
 A cura di Stefano Mangione
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