Sette vittorie su sette, 25 gol fatti, 5 subiti, primo posto in solitudine!
Sono questi i numeri del Napoli stellare di Maurizio Sarri, una macchina da gioco inarrestabile che investe chiunque provi ad opporsi alla sua marcia.
Ne ha fatto le spese anche il Cagliari di Rastelli , mostratosi subito arrendevole, più che altro impotente difronte alle giocate di Mertens e soci; troppo netto il divario tra le due squadre. A dire il vero, non sembrava di assistere ad una partita della stessa categoria, ma il merito è tutto degli azzurri che hanno fatto sembrare piccolo piccolo il team sardo.
Partenza a razzo degli uomini di Sarri, che sbloccano subito il match grazie al capitano ritrovato imbeccato da un sensazionale assist di Mertens, poi gestione “Sarriana”: scambi a mille all’ora e accelerazioni micidiali che annichilivano il povero Cagliari.
Koulibaly è sempre più una certezza, un muro difensivo, ma anche goleador aggiunto quest’ anno; è sua la terza rete della partita. Mertens, invece, autore del secondo gol, non finisce più di stupire: giocate da fuoriclasse, dribbling e passaggi illuminanti hanno mandato in visibilio il San Paolo. Poi Allan, che rincorre tutti ed ha anche la forza di partire in progressione nelle sue sortite offensive, e Ghoulam; il giocatore algerino sta vivendo il periodo più bello da quando è a Napoli. Ha raggiunto quella sicurezza nei propri mezzi che prima non aveva, va nello spazio con coraggio, fraseggia con i due compagni di corsia (Insigne ed Hamsik) che è un piacere, e inoltre, crossa e tira, e anche lui, come l’ amico fraterno Koulibaly, ha preso confidenza con il gol.
E’ un piacere per gli occhi questo Napoli, gioca bene, vince e si diverte. Il gruppo è unito più che mai e, mai come quest’ anno, l’opportunità di realizzare quel sogno che tutti i tifosi vorrebbero vedere realizzarsi, sembra abbastanza ghiotta; vuoi per le piccole lacune che la Juventus sembra mostrare in fase difensiva, vuoi perchè le altre pretendenti al titolo non danno l’ idea di avere la stessa forza che esprimono gli azzurri (quantomeno sotto il profilo del gioco), la possibilità di fare la storia non può più essere insabbiata dalle dichiarazioni di rito, che tendono a tenere il profilo basso, da parte del Mister. Il Napoli, quest’ anno, sembra maturo per il meraviglioso traguardo, certo che la Juve non rimarrà lì a guardare, anche se come già detto prima non sembra avere la stessa solidità dello scorso anno, ed il pareggio con l’ Atalanta, che ha rimontato i bianconeri in vantaggio di due gol, sembra esserne la prova.
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