Analisi della partita
Si ferma la marcia trionfale del Napoli in campionato, stoppato a domicilio da una granitica Inter. Uno 0-0 frutto di una gara attendista e solida da parte dei lombardi, e dalla serata in chiaroscuro dei tenori azzurri.
Il Napoli come al solito ha avuto il pallino del gioco, il classico predominio territoriale e qualche buona occasione sventata da un ottimo Handanovic. Tuttavia, nonostante abbia spesso la palla tra i piedi, il Napoli appare poi “leggero” al limiti dell’ area di rigore, laddove si accendono a intermittenza Insigne, troppo testardo nel provare la soluzione a giro, e Mertens, che appare appesantito e poco lucido, testimoniato anche dal gol “mangiato” solo davanti ad Handanovic che lo ferma con un pregevole intervento di piede. Oltre la scarsa vena degli attaccanti, il Napoli il più delle volte, attacca l’ area “nemica” con pochi uomini, anzi capita spesso che il solo Mertens “aggredisca” l’ area, coadiuvato da Callejon in alcune circostanze. I mediani di “spinta” fanno sentire troppo raramente la loro presenza in area di rigore, poi diventa dura, in partite ostiche come questa, fare gol solo attraverso il classico palleggio e gli scambi stretti al limite, ci vorrebbe anche una maggiore presenza di maglie azzurre in area altrui, per tenere maggiormente in allerta le difese.
Detto questo vanno dati anche i meriti all’ Inter, che ha tenuto strette le distanze tra i reparti e si è difesa con ordine e ammirevole attenzione, con Skriniar che insieme ad Handanovic condivide l’ attestato di migliore in campo. I milanesi, però, quando c’ era da partire in contropiede lo hanno fatto, creando qualche pericolo con Vecino e B. Valero. Forse troppo attendista l’ atteggiamento della squadra di Spalletti ma “tattica” che si è rivelata redditizia. Un punto a Napoli è ottimo, alza il morale e porta tanta fiducia. I partenopei, dal canto loro, concludono il mini ciclo terribile portando a casa un punto che vedendo l’ andamento della partita potrebbe andare stretto, ma nel complesso può accontentare gli azzurri che non hanno mai dato l’ impressione, a onor del vero, di fare gol quando e come volevano. La stanchezza dei troppi match ravvicinati può essere un discreto alibi sicuramente, ma ad ottobre bisogna andarci cauti a parlare di stanchezza.
Ora uno sguardo ai singoli: nel Napoli ottima prestazione di Albiol e Hysaj, in vistoso calo Mertens. Per i lombardi, invece, oltre a Skriniar ed Handandovic, prova brillantissima anche per Candreva.
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