Dopo il pareggio con la corazzata azzurra di Sarri, l’Inter esce dal San Paolo con la consapevolezza che in questa stagione tutto è possibile, rimanendo sempre tenaci e saldi sull’obiettivo prefissato: il terzo posto.
La resistenza difensiva dimostra ancora una volta la forte coesione del gruppo, e quel poco concesso agli avversari è arginato da un Handanovic in grande spolvero che intervento dopo intervento salda sempre più l’ossatura del reparto arretrato.
Skriniar, continua – quasi – a non stupire più divenendo muro difficilmente sormontabile e rendendo dura la vita a due folletti terribili come Mertens e Insigne.
Quello che però preme sottolineare maggiormente, è l’abilità indiscussa dello Spalletti motivatore in grado di rivitalizzare giocatori ormai quasi ai margini delle benevolenza dell’ambiente nerazzurro, come Nagatomo e Candreva.
I due, sabato sera, hanno dato prova di grande concentrazione e di spirito di sacrificio.
Nessuno, fino a qualche settimana fa, avrebbe scommesso un soldo su una prestazione ben al di sopra della sufficienza di entrambi, specialmente nella tana del leone.
Il prossimo esame da superare si chiama Sampdoria, e sarà tutt’altro che semplice.
La squadra di Giampaolo è l’autentica mina vagante del campionato, ben organizzata e pronta a colpire al minimo errore.
In questo infrasettimanale il tecnico di Certaldo, nel suo consolidato 4-2-3-1, è pronto a far rifiatare Candreva e Borja Valero, proponendo dal primo minuto gli scalpitanti Eder e Joao Mario.
A sinistra Nagatomo sembra ormai aver guadagnato la fiducia del mister, con Dalbert ancora in piena fase di ambientamento.
Davanti, neanche a dirlo, i confermatissimi Icardi e Perisic.
Salvo Costanza
Articolista per la redazione Voti-Fanta
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