Analisi prepartita di Napoli-Sassuolo. A cura di F. Caputo
Torna in campo il Napoli, quattro giorni dopo la vittoriosa trasferta di Genova a discapito dei grifoni.
Domenica alle 15 gli azzurri affronteranno il Sassuolo; la squadra emiliana non arriva nelle condizioni ottimali: sia per quel che riguarda la classifica sia per quel concerne gli infortuni. Non saranno del match, infatti, nè Duncan nè il fresco infortunato Berardi, che ne avrà per un mese.
Si presenta già in ripida salita il match contro gli azzurri per la squadra di Bucchi. Il tecnico emiliano sotto esame della società già da un pò, dovrà far di necessità virtù date le assenze, ed inventare qualcosa per uscire fuori da questa intricata situazione. Di certo non è la partita col Napoli che potrà dare indicazioni particolari, anche perchè seppure gli emiliani fossero arrivati a questa partita in condizioni di classifica e di salute piuttosto buone, il match con gli azzurri avrebbe rappresentato ugualmente uno scoglio durissimo, ed uscire dal San Paolo con almeno un punto resta sempre impresa ardua. Sta di fatto che con le sue armi, il Sassuolo ci proverà: Bucchi dovrebbe confermare il 4-3-3, con Ragusa al posto di Berardi, ed il solito ballottaggio tra Matri e Falcinelli; non è da escludere qualche variazione tattica, come ad esempio un più abbottonato 4-4-2. Il canovaccio della gara non dovrebbe discostarsi dagli ultimi match al San Paolo: squadra arroccata in difesa, quasi tutti i giocatori dietro la linea della palla, per poi cercare di colpire in ripartenza in quelle rare occasioni che si presenteranno. Il Napoli, dal canto suo, avrà la squadra al completo, escludendo l’ assenza di Milik. Classico e collaudatissimo 4-3-3 per il Napoli di Sarri ,che quasi sicuramente, effettuerà qualche rotazione: Allan e Jorginho torneranno titolari, e Maggio prenderà il posto di Hysaj, per il resto tutto confermato con Mertens, Insigne e Callejon che cercheranno con le loro doti di scardinare la difesa emiliana e colpirla più volte. Sarà ghiotta l’ occasione per gli azzurri di incrementare il distacco in classifica sulle principali rivali, che non avranno trasferte facilissime.