Dopo la netta vittoria in Champions contro gli ucraini dello Shakhtar, il Napoli si proietta nuovamente sul campionato. Alle ore 15 di domenica, infatti, gli azzurri affronteranno l’ Udinese di Oddo; l’ ex giocatore del Napoli, proprio pochi giorni fa, è subentrato a Del Neri alla guida tecnica della compagine friulana e proverà a rimetterla in sesto dal punto di visto tattico. Il calendario non ha fatto sconti al tecnico campione del mondo, che dovrà subito confrontarsi con la prima della classe. Sarà dura capire con quale assetto disporrà i suoi uomini; trapela poco o niente dall’ ambiente friulano, infatti.
Si dovrebbe passare a un 4-3-1-2 con De Paul in posizione di trequartista alla spalle del duo Maxi Lopez-Perica, e con un terzetto di centrocampo “solido” formato da Forfana, Behrami (casomai dovesse recuperare) e Barak, o Jankto. Linea difensiva a 4 con Widmer (al posto dell’ indispondibile Larsen), Danilo, Angella e Samir. Non è da escludere la riproposizione del vecchio modulo, il 4-3-3, visto che il cambio di modulo in una partita così dura potrebbe rappresentare un rischio non di poco conto. Vedremo che deciderà Oddo fra qualche giorno.
Il Napoli, dal canto suo, galvanizzato dalla secca vittoria europea, vorrà continuare la striscia vincente; lo farà schierando l’ undici base, quello che sta dando le maggiori soddisfazioni: Hysaj di nuovo a destra nel ruolo di terzino, Allan tornerà titolare a centrocampo, e solito terzetto offensivo, intoccabile. L’ unica variazione potrebbe essere rappresentata dall’ esclusione di Hamsik a favore di Zielinski, nel ruolo di mediano sinistro. Ma, di certo, un’ eventuale esclusione non sarebbe da collegare ad una bocciatura del capitano, bensì alla concessione di un turno di riposo meritato in vista del match clou del primo dicembre contro la Juve.
Tornando alla partita contro i friulani, che dire? Sarà un match delicato per gli azzurri, al cospetto di una squadra, che anche in virtù del cambio di allenatore, vorrà dare qualcosina in più dal punto di vista dell’ aggressività e del temperamento. A livello tattico è problematico sapere come vorrà impostare il match il tecnico dell’ Udinese, ma con ogni probabilità il canovaccio non si discosterà molto da quello delle ultime partite di squadre di medio basso livello, con il Napoli difronte: quasi tutti gli effettivi dietro la linea della palla e grande densità all’ interno dell’ area di rigore di competenza. Una partita quindi, l’ ennesima, dove gli azzurri dovranno cercare, attraverso il fraseggio e qualche spunto individuale, di scardinare il muro difensivo friulano, che quasi certamente verrà innalzato. Ci auguriamo, anche per il bene del calcio, di non assistere a delle vere e proprie barricate, però; ma mister Oddo mai ci abituato a tattiche super difensive; sarà difficile prendere il comando del gioco contro gli azzurri, indubbiamente, ma non crediamo all’ innalzamento di un muro solido davanti al portiere friulano, senza mai provare a proporre gioco e a colpire gli azzurri con azioni d’ attacco incisive.
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