FOCUS TORINO: Tutti disponibili con l’Atalanta ma c’è già un caso Niang. A cura di Paolo Cassano

Una prova convincente sì ma non esaltante quella offerta dal Toro di Mihajlovic in Coppa Italia contro il Carpi. Un po’ in linea con il resto della stagione dei granata fatta, a dirla tutta, di più ombre che luci finora. Ma nel calcio si sa basta anche una piccola scintilla per far invertire la rotta nel campionato che avrebbe dovuto consacrare il Toro nel lotto delle aspiranti ad un posto al sole. I conti si faranno alla fine – come per tutto e per tutti – anche se un bilancio parziale si può stilare sin d’ora. Problemi cronici difensivi (20 i gol subiti in campionato) a cui si è aggiunta una tanto strana quanto imprevedibile apatia sotto rete di Belotti. Le attenuanti per il Gallo ci sono tutte, il lungo stop per l’infortunio ha fatto perdere partite importanti ma soprattutto condizione fisica nella fase cruciale del campionato ovvero quella in cui si smaltisce la preparazione estiva e le gambe dovrebbero mulinare lisce. Da queste parti nessuno mai si sognerebbe di proferire verbo su Belotti, vero e autentico leader di squadra oltre che fenomenale bomber capace di attirare a sé l’attenzione dei clubs più importanti d’Europa. Il 9 granata ha finalmente ritrovato la via delle rete in Coppa e ridato fiducia al proprio capitano, in gol anche Iago Falque che si conferma l’attaccante più prolifico degli uomini a disposizione di Sinisa Mihajlovic. Ed è proprio sul tecnico serbo che si addensa qualche nube in conseguenza alla frettolosa esclusione a San Siro proprio di Falque che si è reso pericoloso più volte pur essendo subentrato ad una manciata di minuti dal termine. Ma se proprio dobbiamo trovare un punto interrogativo che finora ha caratterizzato lo scorcio di campionato del Torino quello è proprio Mbaye Niang. Il francese è stato l’acquisto più costoso dell’era Cairo, prestito con obbligo di riscatto sulla base dei 15 milioni di euro. Con l’ex Milan poteva e doveva prendere corpo il 4-2-3-1 ideale per sfruttare la fantasia e le grandi potenzialità dei quattro “tenori” davanti. Peccato però che Niang abbia offerto solo prove incolori, zeppe di dribbling tentati e quasi mai riusciti fino a risultare addirittura goffo in talune circostanze. Naturale conseguenza di tutto ciò i fischi arrivati puntuali contro il Carpi al momento della sostituzione definiti ingenerosi da Mihajlovic nelle interviste dopo partita. Nel perfetto rispetto del gioco delle parti l’allenatore difende a spada tratta il proprio giocatore anche se numerosi sono gli episodi in cui abbiamo potuto constatare il palese disappunto del tecnico serbo agli spunti discutibili dell’attaccante ex Milan. Ora però forse sarebbe il caso di allargare il raggio del ragionamento: è il Torino il problema di Niang o forse è proprio il ragazzo ad avere un talento così tanto decantato ma praticamente mai visto in Italia ? La risposta di primo acchito sembrerebbe fin troppo scontata anche perché gli ingredienti per sfondare nella Torino sponda granata c’erano davvero tutti. Ad oggi possiamo solo dire che l’idea di prendere un uomo con le caratteristiche di Niang appariva giustissima oltre che di grande stimolo ma probabilmente si è investito troppo sul profilo sbagliato. Giudizi troppo affrettati ? Forse. Intanto il passo indietro verso il 4-3-3 ci è sembrato una sorta di mea culpa di Mihajlovic che ha badato giustamente alla classifica e soprattutto a ritrovare certezze di gioco. Archiviati comunque i 90′ di Coppa si ritorna a pensare al campionato e alla delicatissima sfida che attende i granata contro l’Atalanta di Gasperini. Ottime notizie dal campo di allenamento in quanto non ci sono finalmente infortunati e quindi tutti a disposizione dell’allenatore. Vedremo se l’idea di Mihajlovic sarà quella di rilanciare il 4-2-3-1 oppure se battere il ferro sul 4-3-3. Scontato in ogni caso il rientro di Ljajic e Iago Falque dal primo minuto, quanto a Niang restiamo in attesa di un dribbling finalmente vincente…

A cura di Paolo Cassano

Solo mia madre mi chiama Paolo, per il resto del mondo sono Ciccio. @CiccioSeguace


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