Milan: Bilancio deludente, ora serve il cambio di rotta.

Milan: Bilancio deludente, ora serve il cambio di rotta.
di A.Parmeggiani

Dopo questa pausa rigenerante il Milan si rituffa sul campionato e ad attendere i rossoneri c’è un Cagliari ancora infuriato per i torti arbitrali subiti contro la Juve. I rossoneri arrivano a questo match dopo aver chiuso la prima parte di stagione in crescendo. La squadra, almeno psicologicamente e atleticamente, sembra essersi lasciata alle spalle il terribile inizio montelliano e il gruppo ne ha certamente beneficiato. Gattuso, dopo un avvio complicato, ha dato chiarezza e organizzazione a una gestione fino a quel momento deficitaria, senza strafare e senza colpi di genio straordinari. La “normalità” di Rino è stata apprezzata e digerita dai giocatori. Il passaggio in pianta stabile a un modulo preciso e l’utilizzo dei giocatori nelle posizioni a loro più congeniali, sommati a un incremento del lavoro atletico (la squadra corre in media 5 km in più a partita rispetto alla gestione Montella) sono state mosse azzeccate.

Ora nella finestra di mercato la società è stata chiara: non ci saranno movimenti in entrata, ma solo in uscita, per piazzare i calciatori in esubero. Riuscire a sfoltire la rosa sarebbe già un’ottima cosa, se poi dovesse partire qualcun’altro verrà rimpiazzato. Ma l’imperativo ora è valorizzare gli uomini a disposizione, per i quali tanto si è investito la scorsa estate.

Per quanto riguarda gli obiettivi sportivi, l’asticella si è abbassata, vista la penuria di punti del girone di andata. Ora si punterà alla qualificazione in Europa League e a fare bene nella competizione continentale di quest’anno, dove i rossoneri ripartiranno dai sedicesimi contro i bulgari del Ludogorets. Senza dimenticare la Coppa Italia, con la doppia sfida alla Lazio, che vale la finale. Insomma, di carne al fuoco ce n’è comunque parecchia e le motivazioni per fare bene da qua a maggio ci sono tutte. Ora la palla passa alla squadra: servono punti e vittorie, il tempo delle scuse è finito.

A cura di Alex Parmeggiani