Milan: Il Diavolo sta tornando. La chiave della rinascita rossonera.

Milan: Il Diavolo sta tornando. La chiave della rinascita rossonera.
di A.Parmeggiani
Anche l’incubo blucerchiato è stato scacciato. Dopo la figuraccia della partita di andata subita a Marassi, ieri sera i rossoneri hanno dominato l’avversario, lasciando inoperoso Donnarumma (cosa abbastanza rara di questi tempi). Ma soprattutto hanno dato l’impressione di non andare mai in difficoltà e avere il gioco sempre in pugno, pur contro una Sampdoria che in classifica stava 3 punti sopra e che quest’anno ha dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque.

Questo Milan appare sempre più in crescita e i fattori chiave della rinascita sono 3: maggiore solidità, migliore condizione atletica, modulo adatto alle caratteristiche dei giocatori. Tutto ciò è riassunto nel triangolo difensivo formato dai centrali di difesa e dal mediano: Bonucci-Romagnoli-Biglia. Da quando il rendimento di questi tre giocatori è aumentato in maniera esponenziale sono arrivati i risultati. Il caso di Lucas Biglia è emblematico. L’argentino con Montella dava l’impressione di essere quasi un ex giocatore: condizione fisica approssimativa, sempre in ritardo sulla palla, mancanza di filtro e fase di impostazione pressoché nulla. Ora invece è tornato sui livelli del suo passato biancoceleste.

Cosa è successo? Semplicemente Gattuso ha toccato le corde giuste, ha fatto breccia nei suoi giocatori prima di tutto. Poi è arrivato l’aspetto tecnico/tattico, ma principalmente andavano “salvati” i nuovi acquisti estivi, dovevano essere valorizzati e messi nelle condizioni migliori per poter esprimere il massimo del loro potenziale. Et voilà. Ora la squadra gioca in modo convincente (non ancora spettacolare, per quello c’è tempo), subisce poco e, di conseguenza, arrivano i risultati e i punti.
Un’altra trasformazione fondamentale del Milan 2017-2018 2.0 è sicuramente Hakan Calhanoglu. Il turco sembra lontano parente dell’abulico centrocampista visto nei primi mesi a Milanello. Anche con la Sampdoria è stato decisivo, con passaggi illuminanti e conclusioni velenose, senza tralasciare la preziosa fase difensiva, con momenti della partita nei quali l’ex Leverkusen si trasforma nel quarto centrocampista e contiene la manovra avversaria sul versante sinistro. Calhanoglu, durante la gestione Montella, veniva considerato come un trequartista dietro le punte o come mezzala in un centrocampo a tre. L’utilizzo di Gattuso nella posizione di attaccante esterno di sinistra, seppur con caratteristiche differenti da Suso, ha evidenziato grandi qualità ancora inespresse da parte del numero 10.

Inizia perciò ad avere un senso il mercato estivo gestito da Mirabelli (in primis) e Fassone, che tanto sono stati criticati dall’opinione pubblica. Bonucci, Biglia, Calhanoglu e Kessie, oltre a Romagnoli, Calabria e Bonaventura, hanno avuto un impennata di rendimento negli ultimi due mesi, a testimonianza della bontà dell’organico rossonero, troppo precocemente dato per insufficiente.
Ora ad attendere il Milan c’è un trittico terribile. Dopo il ritorno col Ludogorets infatti arriveranno, in serie, le partite con Roma, Lazio e Inter, che diranno molto sugli esiti della stagione del Diavolo. Un Diavolo trascinato da un condottiero senza paura. 

A cura di Alex Parmeggiani 
Alex Parmeggiani
Articolista per la Redazione Voti-Fanta
Osteopata e Fisioterapista
di Castiglione delle Stiviere (Mn)
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