GENOA-CROTONE
Con sofferenza il grifone fa suoi i tre punti in palio – Bessa e Lazovic i migliori, Ajeti il peggiore;
Pagelle e tabellino di Nicola Ottonello
Al Luigi Ferraris il Genoa ospita il Crotone nel anticipo della 32^ giornata di serie A.
Genoa che viene da due pareggi e una vittoria nelle ultime tre partite e che con 35 punti sembra oramai aver chiuso il discorso salvezza. Crotone che arriva a mille dopo la vittoria contro il Bologna che è stato ossigeno puro per la corsa salvezza. Obiettivo degli squali oggi è dare continuità.
Genoa privo di Biraschi,Izzo e Rigoni, si affida al consueto 3-5-1-1 con Rossettini,Spolli e Zukanovic dietro, Lazovic e Laxalt sugli esterni e con Medeiros in supporto a Galabinov unica punta in attacco;
Zenga si affida al solito 4-3-3 ma deve ancora fare a meno di Budimir e Nalini. Difesa a quattro con Martella e Faraoni sulle corsie esterne, Ajeti davanti alla difesa con Stoian e Mandrangora a centrocampo e il trio composto da Trotta,Ricci e Simy in attacco.
Arbitra il signor Irrati Massimiliano
GENOA
Perin: 5,5 – Non sempre preciso nelle uscite e nei rinvii sembra un po’svagato il capitano rossoblu;
Rossettini: 6 – Primo tempo senza grosse preoccupazioni, al secondo fatica ma regge fino alla fine con il mestiere;
Zukanovic: 6 – Pulito negli interventi, dimostra solidità specie nel gioco aereo;
Spolli: 5,5 – Qualche problemino iniziale su Simy, ma poi prende misure e controllo della difesa;
Lazovic: 6,5 – Sull’out di destra domina su Martella e favorisce a non dare respiro al Crotone nel primo tempo (dal 63′ Pereira: 5 – Non riesce a emulare ciò di buono fatto dal compagno sostituito e nell’economia del Genoa si sente);
Bessa: 7 – Prestazione sontuosa dell’italo-argentino che supporta l’attacco con inserimenti puntuali che gli valgono un goal fatto e uno mangiato (dal 66′ Cofie: Entra per dare più muscoli che qualità, ma il secondo tempo per il Genoa è sofferenza pura e lui non emerge);
Bertolacci: 6,5 – Palleggia a centrocampo come i vecchi tempi con aperture e sventagliate che non si vedevano da tempo, sul finire una gran traversa gli nega il goal;
Hiljemark: 6 – il biondo rossoblu crea dinamismo in mezzo con scambi e verticalizzazioni pregievoli;
Laxalt: 6 – Meno dirompente del solito sulla sinistra fa comunque il suo;
Medeiros: 6,5 – Pericolo costante per la difesa degli squali, più che assistere Galabinov cerca più volte la conclusione personale, anche se la cosa più bella che fa oggi è l’assist al bacio per Bessa (dal 78′ Pandev: s.v.);
Galabinov: 5,5 – Un po’abbandonato davanti, fa a sportellate tutta la partita offrendo a Cofie un assist che potrebbe chiudere il match non sfruttato;
CROTONE
Cordaz: 6,5 – Attento quando chiamato in causa non può nulla sul tapin sotto porta di Bessa;
Faraoni: 5,5 – Primo tempo di sofferenza come per tutto il Crotone, al secondo prende le misure a Laxalt e finisce in crescendo;
Martella: 5 – Non riesce a fornire spinta sulla sua fascia e perde molti duelli con Lazovic;
Simpirisi: 5,5 – Soffre il palleggio del Genoa e spesso ne resta imbrigliato senza emergere;
Ceccherini: 5,5 – Buona marcatura su Galabinov, ma non riesce a far salire la squadra che al primo tempo è costantemente schiacciata dietro;
Mandrangora: 5,5 – Soffre tantissimo la posizione che gli impone Zenga al primo tempo, qualche buono spunto al secondo ma nulla di più;
Ajeti: 4,5 – L’albanese non è un regista e si vede, irruento nei contrasti e con piedi ruvidi, sembra più uno stopper dimenticato a centrocampo (dal 46′ Barberis: 6,5 – Cambia completamente il centrocampo dei calabresi offrendo qualità e sostanza);
Stoian: 5 – Spento come i suoi compagni del resto lui che dovrebbe dare luce al centrocampo di Zenga oggi è spento come un lampione di mattina ( dal 78′ Tuminello: s.v.) ;
Trotta: 5 – Parte a destra poi va a sinistra, poi di nuovo a destra, alla fine il risultato è solo una grande confusione (dal 84′ Diaby: s.v.);
Ricci: 6 – Meglio di Trotta con cui si scambia spesso la posizione, non riesce comunque a imprimere quei cambi di velocità che servirebbero; al secondo tempo sfiora il goal del pareggio con un colpo di testa che tocca il palo e termina a lato;
Simy: 6 – Sembra Bolt quando parte in progressione il gigante nigeriano di Zenga, ma oggi sembra Don Chisciotte contro i mulini a vento;
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