JUVE: LA PARTITA CHE DECIDE IL CAMPIONATO
Dopo le ultime due uscite in campionato, dove la squadra di Allegri ha racimolato appena un punto, arriva il momento della verità. Ecco i tre motivi per cui questa è la partita più importante della stagione:
– invertire la tendenza. Dopo che il Napoli ha violato lo Stadium, bisogna mandare un segnale forte alla squadra di Sarri: la Juve c’è, e lotterà fino in fondo.
– dopo le ultime due prestazioni dove il gioco non c’è stato, ecco che il banco di prova a San Siro può dire la verità anche sugli schemi e le idee di Allegri, che nell’ultimo periodo hanno creato molte discussioni e suscitato polemiche anche tra i sostenitori più accaniti dell’allenatore toscano
– risolvere i rebus relativi agli schemi che mancano, e alla forma di giocatori decisivi (vedasi Higuain e Dybala) che nell’ultimo periodo sono scomparsi, anche se non solo per colpe loro.
LE INDICAZIONI DI ALLEGRI
Nella conferenza pre partita, Allegri cambia totalmente linea di pensiero. Dalle discutibili dichiarazioni pre-Napoli (la pressione è tutta su di loro), alle parole di oggi: “Dobbiamo metterci entusiasmo e forza di volontà: se faremo così, è molto probabile che vinceremo lo scudetto.”
Parlando dell’avversario, invece, mostra grande consapevolezza: “L’Inter è una squadra solida, difende bene, ha un obiettivo importante da raggiungere. Inoltre, quello di domani è il Derby d’Italia.”
Riguardo alla formazione , invece, Allegri non rivela più di tanto. Una sola novità, in effetti, e non da poco: “Formazione? Piccola rivoluzione: Cuadrado partirà terzino, mentre Benatia si gioca un posto con Rugani. Davanti Douglas Costa insieme ad Higuain, e ballottaggio ancora aperto tra Dybala e Mandzukic.”
ALLA SCOPERTA DELL’INTER
“Uno 0-0 bloccato all’andata, con poche occasioni da una parte e dall’altra.”
La squadra di Spalletti gioca col 4231, in mediana un ritrovato Brozovic, ai lati i soliti Candreva e Perisic, con tanta corsa e velocità, mentre con l’inserimento di Rafinha, il gioco è diventato più imprevedibile. Caratterizzata da prestazioni altalenanti, la squadra nerazzurra ha però dimostrato che i suoi alti sono veramente alti.
I punti forti sono la difesa, con Skriniar e Miranda difficili da superare sia palla a terra che con passaggi alti, e l’attacco, o per meglio dire la punta, un Icardi che in questa stagione si sta confermando su livelli altissimi, un pallone buttato dentro ogni tre occasioni. Una media degna dell’NBA.
Il gioco a volte fatica però a decollare, soprattutto a centrocampo, e questo può rallentare di molto la manovra nerazzurra, rendendola prevedibile. In questo lo slittamento di Brozovic verso il cerchio di centrocampo ha aiutato la squadra di Spalletti a mettere più uomini tecnici in campo contemporaneamente, e se a questo aggiungiamo un ritrovato Perisic e un Cancelo che finalmente è entrato in forma, la corazzata nerazzurra è una squadra altamente pericolosa.
LE SCELTE DI ALLEGRI (E DEL FANTACALCIO)
L’allenatore bianconero sembra essere convinto del 433, per cercare di creare superiorità a centrocampo. Gli uomini chiave sono sempre i soliti, ma contro il 4231 nerazzurro, che col passare dei minuti rischia di sfaldarsi, ecco che alcuni possono risultare decisivi.
–Higuain: ha contro due avversari ostici come Skriniar e Miranda, ma a San Siro sa esaltarsi, e può abbassarsi e operare tra le linee. Si deve anche sbloccare in zona gol. Da premiare.
–Dybala: rischia da partire dalla panchina, ma può entrare a partita in corso ed agire tra le linee, creando scompiglio. A forte rischio bonus, dopo qualche partita a secco.
–Douglas Costa: nel 433 partirà a destra, dalle parti di D’Ambrosio, e può sfruttare la sua velocità per creare superiorità sulla fascia e andare al cross. Grande forma fisica, ha avuto tutta la settimana per riposarsi dalle fatiche dell’ultimo periodo.
–Mandzukic: parte dalla fascia, ed è in un periodo di forma altalenante. Dalle sue parti ci sarà Cancelo, e potrà far valere la sua superiorità fisica, ma agirà lontano dall’area, per cui è più difficile che porti bonus.
–Pjanic: uno dei pochi a salvarsi nella partita col Napoli, è un punto fermo del gioco bianconero. Nelle grandi partite sa esaltarsi, anche perché contro il centrocampo a 2 dell’Inter può trovare maggiori spazi.
Luca Baldacci, vive a Torino, studia scrittura creativa alla Holden e segue la Juve, soffrendo (spesso), gioendo (mai abbastanza), e rivedendosi un giorno sì e l’altro pure l’ultima partita di Del Piero allo Stadium. |
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